Il Provinciale
Quanti dopo un viaggio, una vacanza, una fuga dalla quotidianità, tornano con un po’ di malinconia alla vita di tutti i giorni? Immagino tutti.
“Il Provinciale” parla esattamente di questa sensazione.
Parla di come si passi il tempo ad attendere quella fuga, la stanchezza e il malessere di dover affrontare giorno dopo giorno una vita che non sembra mai soddisfacente fino in fondo, per il semplice fatto che manca la libertà di fare ciò che si desidera, senza vincoli e doveri.
Mentre ci si preoccupa e ci si intristisce però, il tempo intanto passa e ritorna il momento per poter fuggire di nuovo.
Backstage
Testo
Sono partiti tutti
sono partiti i soldi
non è partito il mare perché non lo può fare
Sul treno lungo e pieno
la vita torna a casa torna grigia
l’estate l’ho in valigia
Si può soffrire in pace
chi vuoi che se ne accorga
si può rimuginare e poi dimenticare
Mi passano davanti
stazioni attraversate
un po’ come le storie che ho solo immaginate.
È come se tornassi a vivere in un mondo inconsistente
che sembra e non è niente
Mi sento un provinciale
che per andare via durante tutto l’anno ha fatto economia.
La stanchezza ce l’ho e la luna anche,
proprio quello che ci vuole
per sentirsi quasi male
i problemi li ho e le voglie anche
proprio quello che ci vuole per sentirsi male
Avrò da ricordare
nei mesi dell’inverno
per qualche amico ottuso sarò un padre eterno
e mentre gli racconto chi c’era veramente e chi non c’era
ritorna primavera
È come se tornassi a vivere in un mondo inconsistente
che sembra e non è niente
mi sento un provinciale
che per andare via durante tutto l’anno ha fatto economia
La stanchezza ce l’ho e la luna anche
proprio quello che ci vuole
per sentirsi quasi male
i problemi li ho e le voglie anche
proprio quello che ci vuole per sentirsi male